::  CENNI STORICI  ::


Centro della media Vallecamonica si trova sulla riva destra del vaso Prestello, affluente del torrente Grigna che dà il nome alla vallata. Posto a m. 610 sul livello del mare ha una superficie di Kmq. 16,06. Il massimo sviluppo demografico si è avuto nell’anno 1934 con 1.100 abitanti. Attualmente i residenti sono 350. Le origini risalgono al tempo degli Etruschi, predecessori dei Romani, che diedero il nome al paese, anche se varie sono le interpretazioni, tra le quali Prae-Stoenas in riferimento a Storo nel Trentino antica capitale del popolo Stoeno. L’abitato si trova lungo il transito, confermato da scoperte archeologiche della antichissima via che da Civitas Camunorum (Cividate Camuno) sale verso il passo Crocedomini fino a Pagus Livii ( Bagolino) e giunge a Stoenas ( Storo )capitale del popolo Stoeno. Alcuni ritrovamenti sul dosso di Castelar hanno infine provato l’esistenza di insediamenti romani, giacchè tutto il territorio camuno fu dagli stessi conquistato. In quel periodo si sviluppò probabilmente l’escavazione e la lavorazione del ferro, tramite macchinari mossi dalla forza dell’acqua (i magli delle fucine). Naturalmente tra le altre attività vi erano la pastorizia, con allevamenti di caprini, ed il taglio della legna e la sua carbonizzazione,data l’abbondanza di foreste. Altra antica attività è la lavorazione della roccia: porfido, ardesia e granito, abbondantemente presenti sulle montagne circostanti. Il territorio di Prestine passò probabilmente sotto l’ambito dei beni del Vescovo di Brescia, nonostante resistenze anche sanguinose. Non mancano citazioni negli statuti contro i Ghibellini della Vallecamonica ( i Ghibellini sono seguaci dell’impero contro i Guelfi del papato in lotta per il predominio dei territori) come quello del 6 luglio 1251, lodo dei Ghibellini di Prestine e di Breno, reintegrati dai bandi e dalle condanne ed esentati dal pagamento di imposte bresciane. Il paese ebbe vari periodi di rapporto diretto con Brescia, pagando direttamente le tasse senza passare da intermediari, dimostrazione di forte autonomia. Il 14 aprile 1299 i rappresentanti di Prestine giurarono fedeltà al Vescovo di Brescia e parteciparono con Cividate Camuno alla manutenzione delle strade e del ponte sul fiume Olio. L’autonomia del paese venne a più riprese confermata fino a formare dal 1440, con altri Comuni confinanti una sorta di piccole Repubbliche confederate. Negli anni a seguire Prestine si confermò fedele alla Serenissima Repubblica di Venezia, così come provato da scritti riportanti battaglie a favore dei veneziani a da questi riconosciuti con favori e privilegi fiscali. Ciò portò anche a contrasti con il vicino paese di Bienno, già precedentemente iniziati per questioni di confini e rapporti di amministrazione. Con l’avvento di dominazione straniera, l’occupazione di Brescia da parte dei francesi nel 1509, iniziò un periodo di accesi conflitti con saccheggi tra i paesi confinanti così come tra Prestine e Bienno, che portarono il paese ad una sottomissione e perdita di privilegi e di autonomia. L’ abitato nel frattempo ingrandiva per immigrazione di gente che sfuggiva alle pestilenze verificatesi nei grandi centri urbani. Il 7 luglio 1634 si verificò una gravissima alluvione la quale, partendo da una frana in località Serla che trattenne per 3 giorni l’acqua, invase di materiale e fango tutta la Valgrigna, arrecando gravissimi danni. Vennero dati contributi e sgravi fiscali da parte del governo di Venezia per la ricostruzione e grazie anche alla laboriosa opera degli abitanti il paese fu ricostruito dove ancora si trova. Furono inoltre eseguite numerose opere stradali di collegamento oltre alla costruzione della Chiesa Parrocchiale ed all’ ampliamento del Santuario della Madonna. Nel frattempo , Prestine divenne frazione di Bienno e fu costituita la Società degli Antichi Originari, ancora oggi esistente, formata dalle famiglie presenti dei Tottoli, Trombini, Panizzoli,Valtropini e Romelli, le quali ebbero in gestione parti del territorio comunale. Sotto il dominio napoleonico Prestine ritrovò l’autonomia che venne consolidata negli anni a venire. Lo sviluppo di nuove tecniche lavorative portarono inoltre ulteriore beneficio al paese anche se nei primi del ‘900 incominciò l’evento che ha caratterizzato la storia moderna: l’immigrazione all’estero. Tutte le famiglie di Prestine annoverano tra i propri componenti emigrati in Francia od in Svizzera. Alla fine della prima guerra mondiale venne costruita una nuova strada di collegamento tra Bienno e Prestine,strada sucessivamente ampliata fino all’attuale tracciato. Con R.D. del 27 ottobre 1927 il Comune di Prestine venne unito a quello di Bienno e vi rimase fino al 6 maggio 1947. La seconda guerra mondiale, la Resistenza ed i Caduti sono ormai storia recente che tante volte abbiamo potuto sentire raccontare dai più anziani.


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